Smaltimento materiale edile
La Dis Project srl riporta a nuova vita le macerie edilizie e gli scarti industriali di natura inerte con una serie di trattamenti ad elevata tecnologia, fino a produrre un materiale rigenerato solido e omogeneo, con caratteristiche granulometriche e di resistenza del tutto conformi ai tradizionali aggregati di cava e di fiume. È così possibile sostenere la crescente domanda di materiali da costruzione con un impatto sull’ambiente pressoché irrilevante.
La direttiva 89/106/CEE dell’Unione Europea ha inserito gli aggregati riciclati tra i beni e i manufatti che le pubbliche amministrazioni devono utilizzare per un minimo del 30%. Oggi il loro impiego è ampiamente previsto da specifiche disposizioni normative e dai capitolati di appalto di grandi opere.
La maggior parte dei materiali edili di scarto è costituita da rifiuti inerti come intonaci, laterizi, calcestruzzo armato e non, prefabbricati cementizi. Stando alla normativa vigente, spetta ai titolari dei rifiuti stessi l’onere di provvedere al loro smaltimento. Nell’istanza in cui si richiede il rilascio di una licenza edilizia infatti vanno indicate anche la tipologia e la quantità di rifiuti probabili nonché forniti dati sul loro successivo smaltimento. Il produttore (o il detentore) di materiali edili speciali non pericolosi può adempiere al loro corretto smaltimento (o recupero) depositandoli in impianti autorizzati.
Se si tratta di piccole quantità derivanti da lavori svolti in ambito domestico, è possibile il deposito presso le isole ecologiche del Comune di appartenenza. In tal caso è necessario però che i Comuni stessi abbiano provveduto a estendere la raccolta differenziata anche a questa tipologia di rifiuti. Per il trasporto dei materiali, occorre rivolgersi a imprese specializzate che esercitano tale attività ordinariamente e che devono pertanto essere iscritte all’Albo Nazionale Gestori Ambientali. Per dare alla ditta comunicazione del servizio da effettuare occorre compilare i moduli predisposti e fare una semplice richiesta scritta.
I rifiuti sottoposti a trasporto devono essere distinti per categorie e recare anche un foglio identificativo che indichi alcuni dati fondamentali quali nome e indirizzo del produttore/detentore, origine, tipo e quantità dei rifiuti, impianto di destinazione, percorso da seguire e, da ultimo, nome e indirizzo del destinatario Se il produttore dei rifiuti stessi trasporta materiali edili classificati come non pericolosi in quantità inferiore ai 30 chilogrammi o ai 30 litri al giorno; non è necessario il formulario di identificazione.